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Racconti



Grandi sorrisi, piccoli piedi. Occhi verdi come il mare e capelli d´oro come il grano.
Lei viveva nel castello, mangiando crauti, würst e bevendo birra. Leggeva e studiava a non finire la fanciulla, suo grande pregio era quello di parlare le lingue, le 4 di tutto il reame. Si direbbe una persona dolce, ma sincera, forte, ma fifona, bella, ma temibile. Un giorno decise che era il tempo di fare un giro in piazza, e si spinse fino alla lontana cittadina ai piedi del castello, per assaggiare il nuovo cibo del popolo: "spaghetti e pizza"
.Grazie ad un incantesimo della strega del castello, si tramutò in nonnina per non farsi notare, con la raccomandazione, di non fare troppe avventure, altrimenti l`incantesimo sarebbe svanito.

 Con l´aspetto, acquistò anche le doti dell´anziana figura e non troppo agile inciampò in un laccio delle all star slacciate cadendo  in un cespuglio, tra le risate della folla seduta al bar bevendo un espresso. Arduo fu uscire dal verde groviglio, quando per puro caso passò di lì un baldo giovane con un grande appetito. Egli si accorse che nel cespuglio c`era qualcosa che non andava, allora porse la mano sperando in qualche lauta ricompensa per la buona azione, magari un panino, ma altro non fu che una vecchia grinzosa spuntare fuori. In un primo momento, ne fu davvero spaventato, ma subito dopo qualche istante tornò tutto alla normalità.
< Socmel che brutt! >  affermò il giovane con accento bolognese e fece per scappare, quando la giovane nonnina, un pò goffa pulendosi il sederotto, rispose:
< Crazie crazie pel giofanotto, pozzo offrirle un boccone per rincraziarla? > Con vivido accento tedesco.
Il giovane non si tirò indietro e andarono insieme a mangiare la piadina.
<Cosa la porta da queste parti mia signora? > Domandò il giovane.
< Fifo tistante e mi incuriosiva il luoco, si offrirebbe per farmi da guita? >
Un pó per interesse, un pó per magnanimità i due si avviarono verso un bar tipico, per assaporare i calici di buon vino (il fleschello) venduto nei migliori negozi pachistani del centro, per pochi nEuri.
Dietro la maschera della nonnina era una giovane, ma davanti agli occhi del baldo vi era una vecchia,
ma ad ogni bevuta, ad ogni passeggiata ad ogni mangiata, qualcosa cambiava, la sua espressione di vecchia tendeva a sbiadire fino a diventare sempre più giovane. La giornata terminó quasi inspiegabilmente con i due che si tenevano mano per mano e lei non più nonnina era tornata all`aspetto di una graziosa dama di corte.
< Mi aspettavo di trovare un panino nel cespuglio, invece vi trovai un tesoro > Affermò il coraggioso
< Mi aspettavo di mangiare spaghetti e pizza, ma in realtà ho tovato uno Gnocco > rispose, la giovane.
I due non fecero ritorno a casa, ma assieme, non più nel castello non più nel feudo, ma in luoghi sconosciuti partirono, alla scoperta di sapori diversi, odori e venti sempre nuovi.

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