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venerdì 23 maggio 2014

A Stein am Rhein si conoscono le papere

Piccola cittadina affrescata come i migliori dipinti del Caravaggio, si annida nelle correnti del fiume Rhein che scorre fluente nella bella Svizzera. Sul picco più alto della cittá spicca un castello, dal quale si può osservare il panorama e le isole, che sembrano essere portate via dalla corrente. Il paesaggio svizzero é davvero mozzafiato, il confine Svizzera Germania é davvero ad un passo da dove mi trovo, cosí a bordo della mia possente panda rosso fiammante, ho incontrato Stein am Rhein.
Nel castello, incredibilmente free entry, é facile notare che conserva ancora l`architettura i materiali e i piccoli sentieri, che conducono al bosco.
Il pese, é fatto di poche strade, ma si passeggia davvero volentieri. In piazza ci si prende il caffè (magari quello italiano nei cosí detti eistyle, bar italiani adattati per i visitatori tedeschi e svizzeri). In svizzera é quasi piú comune sentire l´italiano, del tedesco tradizionale, tutti quegli italiani che potevano scappare dall´italia l´hanno già fatto e si sono annidati ben benino in buona parte del sud della germania e nella svizzera stessa. Lo stesso ticino, ha prima di tutto una comune e forte propensione all´italiano, tant`é che alcuni non sanno nemmeno il così detto schweizerdeutsch, ovvero il tedesco svizzero, che per chi non lo sapesse, oltre ad essere una lingua-dialetto , é anche il linguaggio utilizzato formalmente.

La svizzera, quasi verosomigliante ad un angolo di italia rubato, si trova cosí a metà strada, tra Francia, Germania, Italia, Austria.

Spesso si sente dire che la Svizzera sia un luogo chiuso, sia per mentalità, che per riforme relativamente all´immigrazione; sempre tacendo sul fattore benvenuto e accoglienza(che purtroppo, non si sente molto). Ora senza entrare troppo approfonditamente nel merito, é interessante osservare, come queste persone possano conversare in francese, in italiano in tedesco e in svizzero/tedesco; quale paese in tutta Europa può vantare così tante lingue parlate e attive? Il bilinguismo, sembra così un ottimo fattore di apertura, sia comunicativa, che mentale. Contemporaneamente, sembra quasi che nessuno di loro si senta veramente svizzero ma che comunque temano che gli portino via un pezzo di giardino. Inoltre ci terrei a sfatare, che tutto é in ordine ed estremamente pulito, come si sente dire, o comunque non piú dell´Alto Adige  o del Baden Württemberg. Il fatto che questa nazione si trovi in Europa, ma conservi comunque le frontiere (zoll) é un altro elemento di dubbio interesse e mi suscita la domanda: "Sono davvero le persone che hanno questo interesse a chiudersi o é un ordine che viene da qualcun altro?"
E´davvero un confine immaginario che separa 4 culture diverse? (Secondo me no)
Per fare un facile esempio apolitico, se l´Italia va a scatafascio, non é colpa di nessuno o di tutti, oppure di chi decide, in quanto ha il potere giuridico, di far rimanere le cose come sono. Senza contare che il popolo, faticosamente,non può combattere contro un intero sistema malato.
Ma! A Stein am Rehin ho comunque trovato modo di fare amicizia, ho conosciuto una papera, che voleva la mia ciambella, allora gliel`ho donata. Amici per un pomeriggio, amici per tutta la vita.

2 commenti:

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  2. Bella la biondina dagli occhi verdi. Sto aspettando il primo articolo in tedesco :P

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