La Bici senza luci |
Ogni giorno non si é abbastanza soli, a lavoro si collabora spesso con altre persone, bene o mal volentieri a casa si convive, non per forza con una persona, magari con il gatto o con i tacchi della signora del piano di sopra. La domanda che sorge spontanea sarà : Quando si ha un momento per sé? Quando si sfugge dalla società e ci si sente veramente soli/liberi ?
In bici suggerisco io, ma anche sfrecciare in motorino, per i colli Bolognesi, o cantando a squarciagola in macchina, sono buone abitudini per sentirsi se stessi.
Fino all´anno scorso correvo dalle lezioni in università (centro) al galoppo del mio velocissimo motorino, ciuccia benzina/soldi per tuffarmi in un lavoro a disposizione della gente, l´istruttore di nuoto. Oggi sfreccio in bicicletta un po´ meno veloce del motorino ma "konstenlos" - gratis, per andare da casa ad una banda di bambini che parlano in una lingua che non é la mia e fare uno dei mestieri più belli del mondo, l´educatore in un kindergarten.
Pedalare mi piace, mi rende felice, mi da il tempo di pensare a quello che ho combinato nella giornata, mi fa sentire libero, proprio come quando ero un bamboccio e andavo in giro per il quartiere; é come un senso di appartenenza. C´é chi rappresenta l´appartenenza indossando il velo simbolo della propria religione, chi mantiene le abitudini alimentari della proprio paese, per rivivere attraverso cibi sapori e aromi il profumo della propria terra e chi come me, gira in bici. A volte mi stupisco di come le cose più belle, siano anche le più semplici.
Fahrradstraße |
Il fenomeno della luce è qualcosa di affascinante qui dove mi trovo, ad ognuno dei bambini del kindergarten in cui lavoro il giorno del compleanno viene regalata una piccola torcia; i grandi amanti della corsa, corrono con una lampadina in fronte, qualcuno anche con un segnale di stop dietro la testa (giuro) e le auto in autostrada sono munite di luci allo xeno spacca pupille.
Tedeschi con luci |
A settecento km circa di distanza, un anno fa, c´era chi combatteva per la sopravvivenza a bordo del motorino, per giungere dal punto A università al punto B luogo di lavoro Piscina dall´altro estremo della città. Pioggia, neve, freddo, guide all´italiana, una volta mi si é anche rotto il faro del motorino, ma non c´era nessuno che mi dicesse che fosse pericoloso.
Io travestito da tamarro |
Non eri poi così male sul motorino!!!
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