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mercoledì 30 aprile 2014

Ohne Licht ist gefährlich

La Bici senza luci
Indipendentemente da quale lato d´Europa ti trovi, la vita vista da una bicicletta é più bella. Veloce, quanto basta per  godere del panorama, e utile allo stesso tempo.
Ogni giorno non si é abbastanza soli, a lavoro si collabora spesso con altre persone, bene o mal volentieri a casa si convive, non per forza con una persona, magari con il gatto o con i tacchi della signora del piano di sopra. La domanda che sorge spontanea sarà : Quando si ha un momento per sé? Quando si sfugge dalla società e ci si sente veramente soli/liberi ?
In bici suggerisco io, ma anche sfrecciare in motorino, per i colli Bolognesi, o cantando a squarciagola in macchina, sono buone abitudini per sentirsi se stessi.
Fino all´anno scorso correvo dalle lezioni in università (centro) al galoppo del mio velocissimo motorino, ciuccia benzina/soldi per tuffarmi in un lavoro a disposizione della gente, l´istruttore di nuoto. Oggi sfreccio in bicicletta un po´ meno veloce del motorino ma "konstenlos" - gratis,  per andare da casa ad una banda di bambini che parlano in una lingua che non é la mia e fare uno dei mestieri più belli del mondo, l´educatore in un kindergarten.
Pedalare mi piace, mi rende felice, mi da il tempo di pensare a quello che ho combinato nella giornata, mi fa sentire libero, proprio come quando ero un bamboccio e andavo in giro per il quartiere; é come un senso di appartenenza. C´é chi rappresenta l´appartenenza indossando il velo simbolo della propria religione, chi mantiene le abitudini alimentari della proprio paese, per rivivere attraverso cibi sapori e aromi il profumo della propria terra e chi come me, gira in bici. A volte mi stupisco di come le cose più belle, siano anche le più semplici.
Fahrradstraße
Lungo il viale ciclabile della felicità, con solo accesso alle bici, lastricato di luci anche per le notti più buie e completo di un superbo manto stradale, per i grandi pedalatori; non mancano i paladini della giustizia, pronti a tutto e che si curano della salute altrui al punto da urlarti quello che per me non suona più come  un rimprovero, ma é il più celebre degli inni " Ohne Licht ist gefärlich" - "Senza luce é pericoloso". Non c´é spazio per ribattere, non c´é tempo per ringraziare con acerrimo sarcasmo, non c´é tempo per formulare un "fatti i cazzi tuoi" in tedesco. Il nonno poliziotto aveva già preparato la frase, già  quando era a casa, e aspettava solo te per tirartela dietro, proprio nell´unico momento in cui puoi godere del piacere della dolce brezza che spira tra una pedalata e l´altra.
Il fenomeno della luce è qualcosa di affascinante qui dove mi trovo, ad ognuno dei bambini del kindergarten in cui lavoro il giorno del compleanno viene regalata una piccola torcia; i grandi amanti della corsa, corrono con una lampadina in fronte, qualcuno anche con un segnale di stop dietro la testa (giuro)  e le auto in autostrada sono munite di luci allo xeno spacca pupille.
   
           Tedeschi con luci
Io credo di non aver mai visto un luogo davvero buio se non la mia cameretta quando da bambino la mamma mi diceva buona notte e chiudeva la porta, pertanto mi domando da dove nasce questo timore del buio?
A settecento km circa di distanza, un anno fa, c´era chi combatteva per la sopravvivenza a bordo del motorino, per giungere dal punto A università al punto B luogo di lavoro Piscina dall´altro estremo della città. Pioggia, neve, freddo, guide all´italiana, una volta mi si é anche rotto il faro del motorino, ma non c´era nessuno che mi dicesse che fosse pericoloso.


 Io travestito da tamarro


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